Angeli dei Sette Chakra |
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GINSENG (Panax Ginseng) |
La varietà più nota è il Panax Ginseng.
Panax deriva dal greco “pan” (tutto) e “akas” (rimedio), cioè “panacea”, rimedio di tutti i mali (Panacea era figlia di Esculapio e di Epione ed era capace di guarire ogni malattia).
Ginseng deriva dal cinese Yen Sheng (Jin = uomo, la radice ha infatti una forma di un uomo).
La leggenda coreana ci riporta alla plurimillenaria scienza che affonda le radici nel principio dualistico di Yin e Yang (espansione e contrazione, freddo e caldo, attività e passività) dalla cui armonica coesistenza dipende la salute del corpo.
Si narra che due vecchi contadini tornando a casa stanchi dal lavoro nei campi, ricevevano ogni sera la visita di un giovane che li rallegrava con le sue parole ed il suo sorriso. Ai due vecchi coniugi pareva di ringiovanire ogni sera di più e quando un giorno, scorgendo la loro immagine riflessa in un ruscello, si ritrovarono con il volto senza più rughe, decisero di scoprire l’identità del giovane.
Legarono un filo di seta rossa al mantello del giovane, così da poterlo seguire quando al mattino il giovane si allontanava. Seguirono poi il filo che si inoltrava nei sentieri di montagna finchè si attorcigliava ad un arbusto fiorito e si spingeva sottoterra ad avvolgere la grossa radice a forma del corpo del giovane. Da allora presero a coltivare tale pianta e a diffonderne l’uso.
Il Ginseng, usato dai Cinesi già 5000 anni fa, fu portato in Occidente da Marco Polo nel 1294. Dapprima spontaneo, poi coltivato, il Ginseng ha il suo habitat migliore in Corea e la radice è pronta per il consumo solo dopo sei-sette anni. Viene estratta dalla terra, depositata in panieri di bambù e poi tagliata e decorticata viene essiccata per essere sottoposta ad estrazione.
Il Ginseng è un tonico generale fisico e psichico antiastenico ed in particolare antistress. Il suo nome, Panax, indica che è stato sempre considerato una panacea di tutti i mali ed infatti la cultura popolare lo ha usato per le più disparate malattie: diabete, gastriti, impotenza, tosse, tubercolosi, eccetera.
L’azione antistress del Ginseng è stata dimostrata con numerosi esperimenti di laboratorio nei quali è sempre stato riscontrato un miglioramento delle condizioni fisico-psichiche.
Il Ginseng, dunque, non si usa per specifiche malattie ma per aumentare le difese dell’organismo nei confronti di stimoli ambientali e per ridurre la predisposizione alle malattie.
Tali funzioni sono attribuite ad alcune sostanze contenute nella radice, i ginsenosidi, che per alcuni studiosi - avendo una struttura chimica simile ad alcuni ormoni - verrebbero usati dall’organismo in particolari situazioni, come precursori della sintesi di quelli carenti. Per altri i ginsenosidi agirebbero sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene ed avrebbero un effetto immunostimolante. L’azione immunomodulatrice, ampiamente dimostrara sperimentalmente, sembrerebbe essere, almeno parzialmente, responsabile dell’attività adattogena.
Recenti studi confermano l’attività afrodisiaca e la proprietà di combattere l’impotenza, osservando le proprietà di aumentare l’afflusso di sangue nei corpi cavernosi del pene.
Il Ginseng produce variazioni della concentrazione di vari neuromediatori cerebrali, stimolando così le facoltà mentali e comportamentali.
L’azione sul sistema nervoso centrale si deve intendere come una migliore capacità di adattamento neuropsicologico alle esigenze e alle variazioni ambientali con un conseguente miglioramento della vigilanza, memoria e fluidità verbale.
Anche gli atleti beneficiano del suo uso, perché ne migliora la coordinazione neuromotoria e riequilibra le funzioni cardiache e circolatorie. Utile quindi anche in caso di intensa attività fisica.
USO
Polvere: 1 grammo al giorno
Estratto secco: 150 mg per capsula, due o tre volte al dì non oltre le ore 15.00 (e.s. titolato 12% di Ginseng)
Estratto molle: 1 grammo (un misurino) al mattino.
Tintura Madre: 50 gocce per due volte al giorno non oltre le ore 15.00.
Non proseguire la terapia senza intervalli oltre due o tre mesi, ad evitare insonnia, nervosismo, ipertensione, cefalee.
CONTROINDICAZIONI: non somministrare a bambini, donne gravide, diabetici, ipereccitabili, con particolare attenzione in cardiopatici ed ipertesi.
© R.Tafuri - 2002 - Tutti i diritti riservati. È vietato utilizzare i testi senza autorizzazione.
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